Alcuni lavori si svolgono vicini alla propria abitazione, altri prevedono un quotidiano tranquillo viaggio di andata e ritorno. Altri invece comportano la necessità di recarsi ogni giorno in un posto di lavoro che può diventare uno dei più pericolosi al mondo, il mare, per svolgere uno dei quei lavori per i quali – senza retorica – esci ma non hai mai la certezza di tornare a casa dalla tua famiglia.
Questi pensieri mi sono venuti in mente osservando le barche dei pescatori rientrare in una condizione meteo di assoluta (quasi irreale viste le latitudini) pace. Quello è un mare che può diventare spaventoso e quando le reti sono fuori bisogna andare a tirarle a bordo.
Quella sera il mare era in pace. Come la dolcissima atmosfera di quel momento.
I colori del peschereccio, il contrasto tra la luce del tramonto e quella delle ombre, il riflessi sull’acqua e la casualità dello sbuffo sullo specchio di poppa dello scarico del motore, mi hanno donato questo scatto.
Potete vedere la foto qui
Geolocalizzazione: 49°20’57.84″ N 0°45’19.434″ W
Camera: Nikon D7500
Obiettivo: 210 mm. su 70-300 mm.
Tempo: 1/60
Diaframma: f/5,3
ISO: 100
Leave a reply